Venerdì 6 marzo in Comunità si è tenuto il seminario sulla festa della donna.
Agli inizi del ‘900, negli Stati Uniti, hanno inizio i primi movimenti femministi: le donne iniziano a rivendicare i propri diritti ed a prendere coscienza della loro condizione di disagio nella società.
Durante una conferenza organizzata dal Partito Socialista viene fissata una data per celebrare la donna: nel 1921 viene stabilita la data dell’ 8 marzo come giornata per la festa della donna. Molti storici, in modo errato, attribuiscono la scelta della data alla vicenda accaduta nella fabbrica “Cotton” degli Stati Uniti, dove 134 donne morirono a causa di un incendio scoppiato durante uno sciopero.
Tuttavia va ricordato che le donne, in Italia, per ottenere il diritto al voto dovranno attendere il 1946, dopo la sconfitta del Fascismo.
Nel ’68 anche in Italia nasce il Movimento Femminista. Cominciano i primi scioperi e le lotte per il raggiungimento della parità dei sessi e per l’ emancipazione delle donne.
Oggi la donna ha raggiunto i suoi obiettivi fra i quali vanno menzionati: partecipare all’ attività politica e militare; avere uguali diritti nel lavoro, nella famiglia e nell’ ambito coniugale; possibilità di decidere liberamente di affrontare o meno una gravidanza salvaguardando il benessere proprio e quello del nascituro; potere decisionale di divorzio in caso di problematiche nel rapporto di coppia. Molte però, sono le condizioni di disagio che tutt’oggi vive il mondo femminile. Osservando i dati e i fatti di cronaca contemporanei possiamo notare quanti fenomeni ancora sono presenti come: il femminicidio, lo stalking, il mobbing e soprattutto lo stupro. Da queste analisi sono emerse tante considerazioni e tante riflessioni importanti. La cultura occidentale ancora non ha del tutto abbandonato l’idea di una figura femminile intesa come oggetto e relegata ai margini di una società troppo preoccupata ad inseguire interessi economici e politici. E forse è proprio questo l’obiettivo più importante da raggiungere: un mondo più giusto.
Roberta
