Il Laboratorio Teatrale di “Villa Dora” al Carlo Gesualdo

Martedì 16 aprile, presso il Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino andrà in scena una libera interpretazione del “Carnevale degli Insetti” di Stefano Benni a cura del laboratorio teatrale permanente della Comunità Terapeutica “Villa Dora“.

Il teatro sociale costituisce oggi una delle strade più significative per rimettere al centro delle collettività  e dei percorsi educativi l’esperienza di una comunità solidale e di un cambiamento responsabile.

Il teatro è un luogo privilegiato per affrontare creativamente il disagio. Nel teatro è possibile esprimersi, costruire socialità, dar voce e rappresentare vissuti, esperienze, desideri, pensieri, speranze, paure.

Inoltre dopo la rappresentazione del laboratorio teatrale della Comunità Terapeutica, seguirà un contributo dell’Associazione Culturale Assud nel “il viaggio”.

Ricordiamo che l’Associazione Assud nasce dalla collaborazione tra l’Associazione “ La Casa sulla Roccia” e il “Teatro di Gluck” nella costituzione di una compagnia stabile orientata a quel teatro di promozione sociale in cui tutti posso esprimere al meglio le proprie risorse interiori.

Nota sulla spettacolo : Varietà di Vita

La rappresentazione teatrale offe una vicenda spassosa, che si svolge in una pièce carica di ironia e sarcasmo, dedicata all’egocentrismo umano e alla capacità delle persone di escludere, uniformare e catalogare. La prospettiva da cui viene visto il mondo è quella degli insetti che si trasformano gradualmente in inconsueti censori dei misfatti umani.

Alla creativita’ testuale di base dell’autore, Stefano Benni, che usa i “suoi” insetti per raccontarci causticamente l’Umano, servendosi del gioco scenico dell’allegoria,del travestimento e dell’assurdo,  noi abbiamo aggiunto una nostra rilettura, facendo agire gli attori in movimenti ritmici di gruppo nati dagli esercizi del laboratorio e dalla creatività degli allievi stessi.

Lo spettacolo intende essere un appello da parte degli insetti alla coscienza ecologica degli uomini, per ristabilire un’armonia con l’ambiente naturale circostante dal momento che l’allarme lanciato in questi ultimi anni per gli ecosistemi “febbricitanti”,a causa del riscaldamento globale della terra, è pesantissimo. Stando alle previsioni basate su proiezioni scientifiche, già tra venti anni centinaia di milioni di persone rimarranno senza acqua a causa della siccità, mentre epidemie come la malaria si estenderanno anche in zone non tropicali. Nel 2050 l’Europa potrebbe perdere tutti i suoi ghiacciai e nel 2100 metà della vegetazione mondiale potrebbe essere estinta.

Chi meglio quindi di un insetto, così piccolo e caduco, può vedere i vizi dell’umanità? Chi più di lui, sottoposto insieme ai suoi simili a continue “pulizie etniche”, ha il diritto di elevare la sua voce (o il suo verso) per denunciarne i misfatti?  Dunque ben vengano mosche, scarafaggi, ragni, api, farfalle, vermi e persino le fastidiose zanzare a condurci nel loro variegato mondo e farci osservare coi loro occhi quei mammiferi bipedi, glabri e parlanti che hanno infestato la Terra.